Aumenta il numero degli italiani che vogliono studiare in Gran Bretagna
Italiani e università in UK: buone notizie e istruzioni per l’uso
Sono circa 16.000 gli studenti italiani iscritti attualmente in atenei britannici, per corsi di laurea o di specializzazione. Oltre agli studenti, vale la pena ricordare i 5.000 professori, ricercatori e scienziati italiani che sono attualmente in forza presso le università oltremanica.
È notizia di pochi giorni fa che il numero di studenti italiani che hanno presentato domanda di ammissione per il prossimo anno accademico a uno degli oltre 160 atenei britannici (tra questi, 4 rientrano nei migliori 10 al mondo) è salito rispetto allo scorso anno. Sono poco meno di 4.500 i giovani italiani che hanno presentato domanda di ammissione entro il 30 giugno scorso e sono ora in attesa di capire se riusciranno a partire per la loro avventura oltremanica a partire dal prossimo settembre.
C’è da notare che, complessivamente, il numero delle domande di ammissione ricevute dalle università britanniche è incrementato proprio grazie al maggior numero di richieste provenienti da paesi stranieri, inclusi quelli dall’UE, tra cui l’Italia (maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell’UCAS, Universities and Colleges Admissions Service). Vi sono attualmente 135.000 studenti europei in UK.
Due buone notizie rispetto allo status degli studenti italiani ed europei in UK:
1. Chi si trova già lì non avrà modifiche alla propria condizione attuale, indipendentemente da cosa accadrà il prossimo 31 ottobre, data di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
2. Chi inizierà il proprio corso di studi nel prossimo anno accademico, 2019-2020, e in quello successivo, 2020-2021, continuerà a usufruire delle stesse agevolazioni di chi si trova attualmente lì, per l’intera durata del proprio percorso universitario (parliamo di tasse universitarie e accesso alle borse di studio o a eventuali prestiti per sostenere le spese universitarie).
DOPO la BREXIT
In caso di accordo tra il Regno Unito e l’UE sui termini dell'uscita, uno studente che intendesse restare oltre il 31 dicembre 2020 dovrà fare richiesta gratuitamente per ottenere un permesso di residenza (EU Settlement Scheme) che darà diritto alla permanenza nel Regno Unito, con accesso a tutti i servizi pubblici e alla possibilità di chiedere la cittadinanza britannica dopo cinque anni di permanenza continuativa nel paese.
In caso di mancato accordo, gli studenti ammessi agli atenei oltremanica dovranno fare domanda per un permesso temporaneo di permanenza (European Temporary Leave to Remain) con validità di 36 mesi. Qualora questo periodo non dovesse essere sufficiente a coprire un corso di studi di durata superiore, ad esempio di 4 anni, il governo britannico definirà successivamente tutti i dettagli utili in riferimento alla necessità di ottenere un visto di più lunga durata per gli studenti UE.
In linea di principio, vale la pena sottolineare come il Libro Bianco sull’Immigrazione, che definisce le linee guida per le future politiche governative in materia di immigrazione, riconosce l’importanza del talento in materia di scienza, ricerca e innovazione, da ovunque esso provenga, e conferma che continueranno a non esistere limiti per quanto riguarda il numero di studenti stranieri che potranno essere ammessi ai corsi di studio nel Regno Unito.
E allora, in bocca al lupo a tutti i giovani italiani desiderosi di intraprendere un percorso di studio o specializzazione nel Regno Unito!
Per maggiori informazioni, l’Ambasciata britannica può essere contattata su Facebook alla pagina @UKinItaly.
tratto da: https://www.repubblica.it/londra/2019/07/31/news/aumenta_il_numero_di_italiani_che_vogliono_studiare...